Verifiche dell'Agcm
- ufficiostampa07
- 19 lug 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Avviata istruttoria nei confronti di otto società per intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del principio attivo ranibizumab.

L'istruttoria
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Samsung Bioepis co. Ltd., Samsung Bioepis NL B.V., Biogen Inc., Biogen Italia S.r.l., Genentech Inc., Novartis AG, Novartis Europharm Ltd. e Novartis Farma S.p.A. per accertare una presunta intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del principio attivo ranibizumab, destinato alla cura di importanti patologie oculari.
In particolare, si ipotizza l’esistenza di un coordinamento delle strategie commerciali tra queste società per ritardare l’ingresso nel mercato italiano di Byooviz (principio attivo ranibizumab), un farmaco biosimilare sviluppato e commercializzato dai gruppi Samsung Bioepis e Biogen. Byooviz è il biosimilare di Lucentis, a sua volta sviluppato da Genentech e commercializzato in Italia dal gruppo Novartis.
Queste condotte, se confermate, rivelerebbero pure l’esistenza di un’alterazione delle dinamiche competitive tale da limitare artificiosamente la concorrenza basata sui meriti.
Nel settore farmaceutico tali condotte dilatorie dell’ingresso nel mercato di un farmaco biosimilare concorrente a quello originario causano ripercussioni negative sui possibili risparmi per gli acquisti a carico del Servizio Sanitario Nazionale, oltre che pregiudizi nei confronti dei pazienti e dei contribuenti in termini di ampiezza dell’offerta e di prezzi più bassi. Infatti in genere i farmaci biosimilari vengono commercializzati a un costo significativamente inferiore a quello dei rispettivi originator.
Le società in questione sono Samsung Bioepis co. Ltd, Samsung Bioepis NL BV, Biogen Inc, Biogen Italia Srl, Genentech Inc, Novartis AG, Novartis Europharm Ltd e Novartis Farma SpA. Sono state svolte ispezioni in Italia e in Olanda.
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