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Test Covid

  • ufficiostampa07
  • 12 set 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Indicazioni dal Ministero per l’effettuazione dei test diagnostici per SARS-CoV-2 per l’accesso e il ricovero nelle strutture sanitarie, residenziali sanitarie e socio-sanitarie.


La nota del Ministero

Esaminato l’attuale andamento clinico-epidemiologico e considerate le indicazioni contenute nei documenti nazionali e internazionali citati nell’allegato 1, anche al fine di rendere omogenea la pratica dell’effettuazione dei test a livello nazionale, si forniscono raccomandazioni in merito ai casi nei quali è opportuno procedere all’approfondimento diagnostico per SARS-CoV-2.


In ogni caso, resta ferma la responsabilità e la possibilità da parte del direttore sanitario della struttura o del clinico che ne ravvisi la necessità, di definire ulteriori indicazioni per l’effettuazione dei test e misure di prevenzione e protezione aggiuntive rispetto a quelle di seguito riportate.


1. Accesso in Pronto Soccorso e accesso per ricovero nelle strutture sanitarie:

• Per i pazienti che non presentano sintomi compatibili con COVID-19 al triage effettuato

all’accesso al Pronto Soccorso non è indicata l’esecuzione del test per SARS-CoV-2.

• Per i pazienti che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con COVID-19 è

indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2. Laddove possibile, è opportuno

attivare/mantenere un percorso più ampio di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di

altri virus, quali ad esempio: virus influenzali A e B, VRS, Adenovirus, Bocavirus,

Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali,

Rhinovirus, Enterovirus.

• Per i pazienti che all’anamnesi dichiarano di aver avuto contatti stretti con un caso

confermato COVID-19, con esposizione negli ultimi 5 giorni, è indicata l’effettuazione di test

diagnostici per SARS-CoV-2.

• Per i pazienti, pur asintomatici, che devono effettuare ricovero o un trasferimento (sia

programmato che in emergenza) in setting assistenziali ad alto rischio (es. reparti nei quali

sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, strutture protette, RSA, etc.) è indicata

l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2.


2. Accesso alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie:

Agli ospiti che devono accedere (es. nuovi ingressi, trasferimenti) alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie, in cui siano presenti persone fragili a rischio per età o patologie concomitanti, è indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2 al momento dell’accesso presso la struttura.


3. Contenimento dei contagi, misure di igiene e di protezione personale Fermo restando il rispetto delle misure di igiene e protezione personale, utili alla riduzione del rischio di trasmissione dei virus respiratori, come previsto dall’Ordinanza del Ministro della Salute del 28/04/2023 e dalla Circolare n. 25613 dell’11 agosto 20232 , si precisa quanto segue:

• i visitatori/accompagnatori che presentano sintomi compatibili con COVID-19 devono evitare di accedere alle succitate strutture;

• gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria che presentano sintomi compatibili con COVID-19 devono evitare di accedere in setting assistenziali, sia di degenza che ambulatoriali, dove sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, secondo le modalità e le procedure adottate dalle direzioni delle strutture.

Le attuali indicazioni nazionali sono disposte dall’Ordinanza 28 aprile 20233 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'epidemia da COVID-19 concernenti l'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie” (23A02592) (GU Serie Generale n.100 del 29-04-2023).

 
 
 

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