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Il consumo di sale

  • ufficiostampa07
  • 5 mar 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Dall’8 al 14 marzo è in programma la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH).

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La pandemia

Tenendo conto che, a causa della pandemia da Covid-19, sono aumentati il tempo trascorso a casa e, di conseguenza, il ricorso alla cucina casalinga, WASH ha dedicato la settimana mondiale 2021 al tema “More flavour, less salt” (“Più sapore, meno sale”) per sensibilizzare la popolazione a utilizzare meno sale in cucina e a tavola, in particolare affinando le proprie ricette preferite o creandone della nuove ugualmente saporite.


Gli obietti di WASH

L'organismo con questa iniziativa punta a sensibilizzare i Governi sulla necessità di un'ampia strategia di popolazione multisettoriale in materia e ad incoraggiare le aziende alimentari multinazionali a ridurre il sale nei loro prodotti, considerato che in molti Paesi circa il 60-80% del sale consumato non è aggiunto durante la cottura dei cibi o a tavola, ma è già presente in cibi processati e confezionati.


Il consumo

Un consumo eccessivo di sale favorisce, infatti, un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ed è stato associato ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali.

La settimana mondiale è sostenuta attivamente dalla Società Italiana di Nutrizione Clinica (SINU).

 
 
 

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